Naro Città Barocca: La storia

Se in Sicilia la storia si sposa con la leggenda, a Naro è un matrimonio indissolubile, profondamente inserito nella storia della Sicilia, è stata crocevia di popoli e di civiltà, la cui origine, confondendosi con il mito e la leggenda, si perde nella notte dei tempi.

La sua posizione elevata, naturalmente protetta, l’ha resa un luogo particolarmente ambito. Le sue origini millenarie hanno dato vita, nel corso dei secoli, a molte leggende e miti. Situata in una posizione scenograficamente attraente, sul pendio di un colle ameno, a quota prossima ai 600 metri sul livello del mare, Naro è uno dei belvedere di Sicilia, di rara bellezza, che ne fa un centro alternativo alle località balneari, la cui veduta si estende fino all’Etna, alle Madonie, al mare di Licata e Sciacca.

Durante il Medioevo la città attraversò un periodo di floridezza politica ed economica e fu centro di riconosciuta importanza. Nel 1233 Federico II attribuì a Naro l’appellativo di “Fulgentissima” appellativo con il quale è ancora ricordata e identificata. Regina del barocco in provincia di Agrigento, Naro svela ai suoi visitatori, con orgoglio e generosità, la presenza di percorsi turistici complementari e di singolare suggestione.

Naro si fa ammirare per i numerosi e interessanti monumenti civili e religiosi di stile gotico siciliano che ornano il suo territorio e lo valorizzano. Ricca di storia, di arte, di bellezze naturali e paesaggistiche, la città raggiunse il suo massimo splendore durante il XVII secolo, in concomitanza con la diffusione dell’arte barocca. E fu durante tale periodo che si arricchì d’imponenti monumenti che riflettono lo stile, il gusto e lo spirito dell’epoca. Di origine preistorica, conserva i resti di una necropoli greca e di catacombe paleo-cristiane.

La Primavera narese è la Sagra del mandorlo in fiore di Naro, una grande festa con spettacoli folkloristici, degustazioni, sfilate e tanta musica. La Sagra compare per la prima volta nel 1937 a Naro. Essa è stata la realizzazione di un sogno del conte Alfonso Gaetani, il quale l’ha desiderata ardentemente per far conoscere alla gente i prodotti tipici siciliani. Tutto questo ha luogo in un periodo dell’anno in cui il clima è mite, anche se non è ancora primavera, e il paesaggio è quello primaverile caratterizzato dai mandorli che mostrano a tutti il loro splendido frutto. Tuttora la Sagra viene celebrata regolarmente anche a Naro nello stesso periodo agrigentino, conservando la sua origine folkloristica.

Naro, meravigliosa e popolosa città, il cui nome ed antichità è superiore ad ogni confronto

Come scrisse Mario Arezio

Il Castello Chiaramonte
Dal 1912 Monumento d’interesse Nazionale
castello chiaramontano naro
Posto al centro dell’acropoli di Naro troviamo Il Castello Chiaramonte al quale Naro deve la sua ascesa e il suo prestigio. Il castello domina tutta la città con la sua posizione elevata, è una delle più belle costruzioni militari presenti in Sicilia. Posizionato nella parte più elevata della città, la sua struttura originaria si fa risalire al periodo arabo.

I Normanni lo riformularono nella sua totalità dopo averlo sottratto ai musulmani mentre diverse aggiunte furono operate da Federico III d’Aragona, come la torre a pianta quadrata sulla parte est. La costruzione odierna è il frutto dei rifacimenti voluti da Matteo Chiaramonte durante il periodo feudale. All’interno dell’alta cinta muraria che corre per 166 metri, la parte centrale è occupata dal vasto cortile, dove si trovavano le stalle, la cappella e il pozzo.

Al suo interno sono diversi gli ambienti che fanno ritornare con la mente all’epoca che fu. Tra i più belli da annotare il Salone del Principe, situato nella torre aragonese e illuminata da due finestre di chiare fattezze gotiche. Il castello si trova in splendide condizioni grazie al recente restauro.
Una moltitudine indecifrabile di luoghi di culto e templi cristiani arreda il nucleo urbano concentrandosi in prevalenza nel centro storico. Fra queste è da ammirare la Chiesa Madre al cui interno si conservano preziose opere provenienti dal vecchio Duomo; la Chiesa di Santa Caterina in stile gotico; la Chiesa di San Francesco d’Assisi, esempio di arte barocca e il santuario di San Calogero, dove si può accedere alla piccola grotta che, secondo la tradizione, ospitò il Santo.
Terra di folklore e tradizioni, Naro rende onore a delle tradizioni che animano la vita dei cittadini durante il corso dell’anno. E’ attesa con trepidazione la festa di San Calogero che si svolge il 18 Giugno, le celebrazioni prevedono la processione della statua del Santo Nero sul Carro dei Miracoli, trascinato con funi tra folle di fedeli che al passaggio di San Calogero gli asciugano simbolicamente il sudore, da applicare poi come una sorta di talismano su una qualche parte malata del corpo, chiedendone la guarigione.
Naro: Terra di folklore e tradizioni
naro festa san calogero
diga naro canottaggio
Il bacino Agrigentino della Diga San Giovanni di Naro

Un altro elemento di grande importanza è la diga San Giovanni sul fiume Naro, sorta per realizzare un serbatoio artificiale, capace di contenere circa 17 milioni di litri d’acqua, per l’irrigazione di circa 5 mila ettari di terreno, rappresenta la tendenza ad affermare condizioni per un’agricoltura più moderna e redditizia.

Il primo appuntamento di grande risonanza è stato la XVI edizione della Coppa Europea di canottaggio, svoltasi dal 26 al 28 luglio 1991, ripresa dalle emittenti televisive nazionali in mondovisione, che hanno portato la Città di Naro alla ribalta internazionale dello sport remiero.

La Scomparsa di Patò un film girato a Naro
Altro elemento di notevole rilevanza è la notizia che la BBC ha acquistato il film “La Scomparsa di Patò”. Dopo il successo avuto in Italia il fatto di vedere la propria Città di Naro varcare i confini nazionali con un’opera così importante con il film “La Scomparsa di Patò” tratto da un romanzo del Maestro Andrea Camilleri per la regia di Rocco Mortelliti è una notizia che riempie di orgoglio tutti i naresi!  Il Film è quasi girato interamente nella nostra Naro Città del Barocco! È ancora vivo nella mente dei cittadini naresi il ricordo dell’esperienza cinematografica vissuta al centro della Città barocca di Naro in occasione delle riprese del Film “La scomparsa di Patò. Pellicola che ha trasformato la Città di Naro nella Vigata teatrale elogiata dal Maestro ed immaginata dagli sceneggiatori del Film.
La Scomparsa di Patò

Olio Naristeo: Proprietà e Importanza

La città di Naro con il suo Territorio collinoso ed esposto al Sud con zone prevalentemente calcaree, la terra si presta per tali caratteristiche alla coltura dell’olivo e grazie alle sue proprietà questo fa sì che le nostre olive secolari abbiano il miglior habitat che potessero desiderare per regalarci il miglior olio EVO a livello visivo, di gusto, profumo e colore.

Non dobbiamo però dimenticare che anche il processo di estrazione influisce a dare quell’essenza che solo il nostro olio riesce ad avere poiché viene lavorato seguendo un procedimento di estrazione a freddo dove tutte le proprietà rimangono al suo interno.
L’olio Naristeo dell’Oleificio Abbate & figli, ricco di polifenoli non soltanto si sposa bene con tante pietanze ma è anche un ottimo un elisir di giovinezza nutritiva.  Per questo motivo l’olio d’oliva è anche espressione di bellezza. Non può dunque essere considerato unicamente nella sua esclusiva veste di alimento.

Infatti, che l’Olio Extravergine abbia proprietà emollienti, idratanti e nutrienti per la pelle ad oggi è un’evidenza nota supportata da dati e ricerche scientifiche.

Già nell’antichità queste sue caratteristiche erano conosciute dai popoli mediterranei che ne sperimentavano i benefici creando preparati per la pelle a base di Olio d’Oliva. Non a caso, i lottatori ai tempi delle Olimpiadi nell’Antica Grecia erano soliti cospargersi di Olio d’Oliva prima di iniziare a combattere.

Le proprietà dell’Olio Extravergine utilizzato sia come alimento sia come base per preparati e unguenti cosmetici hanno attraversato la storia dell’Uomo, a riprova dell’importanza di questo straordinario prodotto della terra e della sapienza umana.
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